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Venosa (Pz), 23 dicembre 2009 - Sono le opere di Angelo Dionigi Fornaciari e Francesco Giacomazzi ad impreziosire le pareti della “Galleria 25” di Venosa in questi giorni di festa, per una mostra bipersonale che accoglierà i visitatori fino al prossimo 2 gennaio.

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Venosa (Pz), 23 dicembre 2009 -

Sono le opere di Angelo Dionigi Fornaciari e Francesco Giacomazzi ad impreziosire le pareti della “Galleria 25” di Venosa in questi giorni di festa, per una mostra bipersonale che accoglierà i visitatori fino al prossimo 2 gennaio.

All’apertura dell’esposizione, avvenuta domenica 20 dicembre, giunto direttamente dalla sua Viareggio, ha voluto presenziare il maestro Fornaciari (recente vincitore del XXI Premio di Pittura Internazionale 2009 al Circolo della Stampa di Milano), accogliendo l’invito della direttrice Barbara Martino ad avere un contatto diretto con il pubblico locale in occasione di un “Aperitivo con l’artista” organizzato appositamente.

L’artista toscano ha potuto, così, spiegare, ai numerosi visitatori giunti per la serata, cosa la sua pittura vuole esprimere o meglio la reazione che essa vuole suscitare nello spettatore. Attraverso ogni suo quadro, infatti, Fornaciari chiede allo spettatore di compiere uno sforzo, per scoprire e cercare di comprendere l’opera, mai di facile lettura né immediata, e in un certo senso continuare egli stesso a dipingerla.

A dominare la scena nei dipinti di Fornaciari è il paesaggio, da cui viene fatta emergere la poesia che esso esprime, qualunque siano gli elementi che lo costituiscono (natura, costruzioni, oggetti), attraverso una fusione equilibrata di colori. In questo modo quello che apparentemente sembra banale, il quotidiano, viene riscattato dall’arte. Anche se il soggetto, in fondo, è solo un pretesto per l’utilizzo del colore, il vero protagonista della pittura di Fornaciari.

In ogni sua opera è possibile rintracciare un punto di colore da cui parte tutto il quadro, sviluppandosi in maniera armonica e ariosa, quasi a ricordare una musica, come il Bolero di Ravel, che nella sequenza delle note calibra e cadenza un susseguirsi di emozioni. Ecco perché non esiste un colore aggressivo che viene fuori e, pur nell’alternanza di toni caldi e freddi, quello che davvero conta è l’insieme cromatico.

 

Fornaciari definisce la propria pittura – costantemente in bilico tra l’astratto e il figurativo – intimista, poiché da essa affiorano un senso di abbandono e di malinconia che sono specchio di uno stato interiore. Tra il soggetto del quadro e l’osservatore sembra frapporsi un filtro, che rende tutto indefinito e conferisce espressività ai paesaggi, proiettandoli in una dimensione spirituale.


L’altro artista in mostra, il errarese Francesco Giacomazzi, predilige, come soggetto per i suoi dipinti, la figura femminile, presentata sempre in modo romantico e seducente. Le sue donne esprimono una sensualità sottile e ammiccante, ma mai volgare, e sono immerse in un'atmosfera indefinita e rarefatta, che evoca il sogno e infonde loro un alone di mistero, nonostante il bianco predominante nelle tele. Ogni quadro è costruito e studiato sapientemente, come le pose delle sue protagoniste, grazie all’equilibrio cromatico, all’uso della luce e al gioco dei pieni e dei vuoti, creando un universo di armonia e tranquillità che affascinerà di sicuro i visitatori.


Info: tel. 0972.36198 - email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio stampa: Francesco Mastrorizzi, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 347.1241178
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