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Quando è iniziato il campionato di Serie A 2010, nessuno immaginava una Juventus in piena difficoltà, soprattutto dopo la prova di carattere contro l’Inter di Mourinho, battuta per 2-1 al comunale di Torino.

I giornalisti, allora, esaltavano i vari Marchisio, Cannavaro e l’oggetto misterioso Felipe Melo. La Juve era in piena corsa scudetto e militava ancora fra le grandi d’Europa.
Concluso il girone di andata la squadra allenata da Ciro Ferrara si ritrova fuori dalla Champions, ad opera del Bayern e umiliata sotto i colpi del Chievo di mister Di Carlo, che ha avuto il merito di conquistare le prima vittoria della seconda squadra di Verona contro la vecchia Signora.

I bianconeri vengono da 7 sconfitte nelle ultime nove partite, se si considera la vittoria in Coppa Italia contro le riserve del Napoli del sorprendente Mazzarri e la crisi di gioco e risultati ormai è troppo evidente per passare inosservata.


La prossima settimana arriva a Torino la Roma di un certo Ranieri, ex manager dei bianconeri e autore della rinascita giallorossa. All’andata finì 3-1 per gli uomini di Ferrara, ma questa volta la musica è diversa. Questo perché gli autori di quel dilagante successo fuori casa, Melo e Diego, hanno subito un’involuzione degna del miglior Vampeta nerazzurro.
Se Mister Ciro fallirà anche la partita contro i capitolini, il napoletano sarà costretto a consegnare le dimissioni mettendo la parola “fallimento” sull’intero progetto Blanc-Ferrara e sulla milionaria campagna acquisti che ha avuto come protagonisti proprio i due deludenti brasiliani. Il risultato sembra essere l’aver buttato dalla finestra 50 milioni di euro per due giocatori che dovevano essere: uno l’erede di Alex Del Piero e l’altro, Melo, il perno e la fantasia del centrocampo.


La giusta ricetta per uscire dalla crisi è continuare a credere nel progetto Juve di Ferrara e dargli il tempo giusto per trovare le soluzioni tecniche più adatte agli uomini che ha a disposizione, proprio come ha fatto Leonardo nello stesso Milan che alla seconda giornata di campionato incassò quattro pesanti pappine contro l’Inter, ma adesso si candida come possibile antagonista dei nerazzurri per lo scudetto.

Rosario Cirigliano

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