
Ho fatto qualche domanda a Roberto Terrazzi , atleta di punta dell'U.C. Foggia, riscontrando in lui grande positività ed entusiasmo per la stagione appena iniziata.
Domanda
: "Roberto,quali sono gli obiettivi che vi prefiggete per questa gara ?"
Risposta
:"Fermo restando che ognuno desidera fortemente aggiudicarsi la vittoria , il nostro obiettivo resta quello di raggiungere un buon piazzamento e,contemporaneamente, di essere protagonisti della gara ."
Domanda
: "Sulla stampa locale non sentiamo molto parlare di ciclismo specialmente se si fanno paragoni con regioni del Centro-Nord. Come mai?"
Risposta
Noi, fortunatamente , abbiamo trovato gli sponsor che ci sostengono in questa stagione, anzi cogliamo l'occasione di ringraziarli dalle pagine di Report on line."
:"E' un problema di mentalità: per partecipare a competizioni organizzate le società hanno bisogno di fondi, magari non altissimi, ma comunque necessari soprattutto perchè la maggior parte delle gare si corrono al Nord e quindi includono trasferte. Il problema è che l'imprenditoria , sia piccola che grande, preferisce il più delle volte pubblicizzarsi con attività di volantinaggio e simili, ma non concepisce la sponsorizzazione di società dei pedali. E' una questione anche di cultura locale troppo legata al calcio o meglio a quello che è stato in un passato ormai abbastanza lontano il calcio a Foggia. Noi, invece, con la nostra presenza , affermandoci,vogliamo contribuire a "costruire " il ciclismo a Foggia.
Domanda
:"Un ragazzo che volesse correre con voi cosa dovrebbe fare?"
Risposta
Le modalità di iscrizione sono reperibili sul nostro sito www.ucfoggia.it . Invito quanti vogliano contribuire alla nostra causa a farsi sentire."
: "La nostra società è aperta a chiunque voglia iscriversi. Abbiamo un vasto settore giovanile che parte sin dai bambini in età scolare. Poi vi è il settore " amatori" per tutti gli adulti appassionati delle due ruote.
A conclusione dell'ntervista a Roberto Terrazzi della U.C. Foggia la prima considerazione che mi viene da fare è quella che , contrariamente a quanto solitamente si pensa , ci sono giovani nelle nostre terre pronti a rimboccarsi le maniche per dimostrare quanto valgono e quanto vale e può valere il nostro territorio. La grande differenza al momento la fanno le possibilità che essi hanno : al Nord, oltre a tanta buona volontà e alla collaborazione dell'imprenditoria,vi è una fiducia nelle proprie potenzialità supportata sicuramente dal fatto che " tutto funziona meglio ". Mi spiego : una buona gara si realizza non solo se si trova un sostegno economico sicuro ma anche se le istituzioni credono ed investono in queste forme di sport che rendono i giovani cittadini protagonisti della vità sociale e culturale del proprio mondo. Una maggiore collaborazione delle istituzioni territoriali pubbliche può rendere , ad esempio,le gare più sicure ( bisogna studiare circuiti alternativi per il traffico, o cumunque bloccare la circolazione degli autoveicoli per tutto il percorso della gara - e non magari per il solo passaggio dei primi venti o cinquanta - garantire norme di sicurezza sempre maggiori con la presenza di personale di assistenza ) .
Così facendo incrementerebbero le adesioni e le partecipazioni nonchè il prestigio delle manifestazioni a livello nazionale. Ne deriverebbe anche un maggiore sviluppo del territorio in cui esse si svolgono.
Nè possiamo e dobbiamo dimenticare che gli enti locali come comuni, provincia e regione avrebbero il compito di "incanalare" i giovani come atto preventivo contro disadattamento e devianza. In tale dimensione penso che lo sport possa avere un grande peso come potenzialità di sana aggregazione, socializzazione con fattiva competitività che struttura e rende ognuno più sicuro e realizzato.
Non mi resta ,dunque, che dare il mio "in bocca al lupo " a tutti gli atleti partecipanti al Gran Fondo del Gargano sicuro che continueranno a rappresentare un lato sano ed attivo del nostro territorio.
Michele Ciani