Siena 2 maggio 2010. Nella trentaseiesima giornata arriva il secondo verdetto della serie A; dopo il Livorno un’altra squadra toscana il Siena, è retrocesso in serie B, dopo la sconfitta casalinga subita col il Palermo per 2 a 1.
Nessuno ci sperava più, sarebbe servito un miracolo, invece è arrivata l’ennesima sconfitta per la Rebur.
Il sogno del Palermo continua, con questa vittoria mantiene inalterate le speranze di arrivare alla Champions in vista dello scontro diretto di domenica prossima contro la Sampdoria.
Per il Siena una retrocessione maturata quest’estate, quando l’ex presidente Lombardi Stronati ha indebolito la squadra, vendendo giocatori importanti come Kharja, Galloppa, Zuniga e Portanova, ha avuto una convivenza non facile con l’allenatore Giampaolo, che nel mese di ottobre l’ha esonerato.
Ha chiamato l’allenatore della squadra primavera Baroni, che, successivamente, viene esonerato anche lui per chiamare Malesani e nel mese di gennaio in pieno mercato di riparazione vende la società a Massimo Mezzaroma.
Errori di valutazione, che il Siena ha pagato con la retrocessione.
Ma veniamo alla partita, Malesani schiera Calaiò unica punta e alle sue spalle Jajalo, Maccarone e Ghezzal. Rossi schiera il Palermo con Miccoli e Cavani in avanti e Pastore dietro. Parte molto bene il Siena, ma la prima azione pericolosa e del Palermo quando al 9’ il portiere Curci blocca un pallonetto di Nocerino.
Al 14’ il Siena sfiora il vantaggio con Maccarone e due minuti dopo è lo stesso attaccante bianconero a impegnare il portiere palermitano. Al 24’ il Palermo passa in vantaggio con Cavani, che raccoglie un cross di Nocerino, supera Del Grosso e batte Curci. Al 41’ Siena vicino al pareggio con un colpo di testa di Ghezzal servito da Rosi, ma il portiere Sirigu para. La ripresa inizia senza cambi nelle due squadre; il Siena cerca il pareggio e al 7’ lo sfiora con un gran tiro di Maccarone, che finisce fuori. Due minuti dopo è ancora Maccarone a impegnare il portiere Sirigu, che respinge il suo tiro di piede.
Al 13’ arriva il raddoppio del Palermo ad opera di Miccoli, che riceve un passaggio di Balzaretti, il suo marcatore Pratali si accascia a terra per un infortunio e l’attaccante palermitano non ha difficoltà a battere Curci. Dopo il raddoppio il Palermo amministra il gioco, mentre il Siena sembra non avere la forza di reagire, ma al 34’ accorcia le distanze con Calaiò, che su un passaggio di Maccarone batte con un colpo di testa il portiere Sirugu e al 50’, a tempo ormai scaduto, sfiora il pareggio con un gran tiro di sinistro sempre di Calaiò, deviato in angolo.
Il Palermo ha patito la partenza del Siena, ma, sostenuto dai suoi tifosi, che hanno invaso la città del palio, pur non disputando una partita brillante, è riuscito a vincere ugualmente, perché era più motivato. Il Siena ha giocato con orgoglio mettendo in difficoltà la compagine rosanera, ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi palermitani negli ultimi minuti, saluta la serie A dopo sette anni, consapevole di aver dato il massimo per la salvezza.
Siena: Curci, Rosi, Pratali (dal 15’ st. Terzi), Cribari, Del Grosso, Codrea (dal 30’ st Jarolim), Ekdal, Jajalo (dal 39’ st Larrondo), Ghezzal, Maccarone, Calaiò. A disp. Pegolo, Terzi, Malagò, Brando, Jarolim, Reginaldo, Larrondo.All. Malesani.
Palermo: Sirigu, Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti, Nocerino, Liverani, Migliaccio, Pastore (dal 46’ st Budan), Miccoli (dal 19’ st Hernandez), Cavani (dal 33’ st Bertolo). A disp. Benussi, Goian, Bertolo, Calderoni, Blasi, Budan Hernandez. All. Rossi.
Arbitro: Brighi di Cesena , assistenti, Galloni e Marzaloni; IV uomo Guida.
Marcatori: al 24’ del pt Cavani, nel st al 13’ Miccoli.
Note: tempo piovoso e terreno sdrucciolevole; spettatori 11.156; ammoniti Bovo, Kjaer, Ekdal; angoli 9 a 7 per il Siena.
Cesare Monteleone