L’Inter vince la Supercoppa italiana, piegando un’ottima Roma 3-1, rimontando il centro iniziale di Riise con la rete di Pandev e la doppietta di Eto’o. Benitez comincia la sua avventura con un successo e porta l’Inter a conquistare il quarto trofeo del 2010, dopo Champions, scudetto e Coppa Italia, l’unico che gli era sfuggito nella scorsa stagione, quando si era arresa alla Lazio a Pechino.
La prima mezz’ora è tutta giallorossa.
La Roma è chirurgica nei lanci di Totti, centravanti di manovra, che dà il meglio quando diventa la fionda per le verticalizzazioni giallorosse. I suoi suggerimenti in profondità, con il compasso, hanno come beneficiari prima il vivace Menez, che spreca, poi Vucinic, che si fa ipnotizzare da Julio Cesar, quindi Riise, che trova l’1-0. Il norvegese segna con una puntata di sinistro da calcetto.
La Roma fa male soprattutto in mezzo alla retroguardia di Benitez: i possenti Lucio e Samuel, ancora non al meglio della condizione, faticano, presi in velocità dagli inserimenti da dietro. La Roma spinge poi forte a destra, dove Menez mostra sprazzi del suo discontinuo talento. E l’Inter? Si affida ai piedi deliziosi di Sneijder, che riprende da dove aveva finito - un Mondiale sontuoso - e regala idee in rifinitura e conclusioni insidiose. Ma è pochino, perchè l’Inter non coinvolge gli esterni d’attacco, Eto’o, e soprattutto Pandev.
- Il pareggio dei campioni d’Europa arriva grazie ad un regalo grande di Vucinic che si trasforma in uomo assist, ma per Pandev, cui recapita un retropassaggio sciagurato a un metro dalla porta solo davanti al malcapitato Lobont. 1-1 facilissimo al 41’.
- Ottima Roma anche in avvio di ripresa. Destro al volo largo di Menez, indiavolato. Dopo 10’ esce Pizarro, non al meglio, dentro Taddei: il playmaker diventa De Rossi.
- L’Inter continua a soffrire, anche con i chili di Stankovic, che dopo l’intervallo ha sostituito capitan Zanetti. L’Inter stringe i denti, ma quando riparte fa male. Segna con Milito, sempre in agguato nell’area piccola, ma la rete non viene convalidata: fischiato un fuorigioco ad Eto’o, autore dell’assist, che invece non c’era.
I nerazzurri non hanno neanche il tempo di recriminare che trovano comunque il 2-1. Con Eto’o, che segna sottoporta, lui che vorrebbe giocarci più vicino, sfruttando la rifinitura dalla destra di Milito. Le parti si sono invertite rispetto al gol non convalidato. San Siro ribolle adesso, di gioia e rabbia, e dal settore dello stadio che vede vicine le due tifoserie sfolla un po’ di gente: alcuni supporters interisti lamentano un lancio di oggetti dal settore ospite.
Si interrompe anche la partita: fumogeni. Dal fumo emerge Eto’o, con un sinistro che fa pasticciare Lobont. L’ennesima puntata della classica italiana degli ultimi anni, divertente e giocata a buon ritmo, per essere agosto, premia dunque l’Inter, che può alzare al cielo di una serata calda milanese, la Supercoppa 2010
Rosario Cirigliano