Il supplemento del bollettino statistico di Banca D'Italia ha diffuso i dati allarmanti del nostro debito pubblico, che, nonostante l'introito delle nuove tassazioni come l'IMU, è nuovamente aumentato.
L'aumento del debito è stato causato dall'incremento del fabbisogno delle amministrazioni centrali e dall'aiuto economico dell'Italia a sostegno del programma europeo di finanziamento dei Paesi in difficoltà.
A gennaio il debito pubblico delle amministrazioni è aumentato di 34 miliardi, arrivando a 2.022,7 miliardi.
Solo l'apprezzamento dell'Euro e l'emissione di titoli sopra la pari hanno compensato il dato negativo, apportando un introito di 0,5 miliardi.
La Banca Centrale Europea si dice preoccupata; infatti, nel bollettino mensile ha asserito che l'incertezza economica è anche dovuta al debito pubblico di alcuni Paesi, che "ha raggiunto livelli raramente osservati in tempo di pace".