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alberto stasi   (FOTO ANSA)

Roma, 17 gennaio - Alberto Stasi, accusato di aver ucciso Chiara Poggi,

è stato assolto dalla Cassazione dall'accusa di aver detenuto materiale pedopornografico. Secondo i giudici, infatti, "il reato non sussiste".

Alberto Stasi è sotto processo con l'accusa di aver ucciso, nell'agosto del 2007, la sua fidanzata Chiara Poggi a Garlasco. Il fatto che sia stato scagionato dall'accusa di detenzione di materiale pedopornografico potrebbe avere conseguenze anche sul processo riguardante l'omicidio di Chiara Poggi poiché, si ritiene, uno dei motivi che avrebbe indotto Stasi ad ammazzare la fidanzata sarebbe collegato proprio alla detenzione di quel materiale.

Sempre per lo stesso reato, nel febbraio 2012 il Tribunale di Vigevano aveva condannato Stasi ad una pena di 30 giorni, poi convertita dalla Corte d'appello in pena pecuniaria. In pratica, Stasi ha pagato 2500 euro invece scontare due mesi di galera.

Secondo quanto riporta l'Ansa, per la difesa di Stasi "manca la prova che li abbia scaricati e manca dunque l'elemento costitutivo del reato che si perfeziona solo quando sia completata la visibilità del materiale pedopornografico". Inoltre, non sarebbe stato "accertato lo scaricamento" delle foto; quelle ritrovate nel pc di Stasi "sarebbero solo frammenti di un contenuto molto più vasto di tipo pornografico", il cui possesso, però, non contrasta con la legge.

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