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La decisione è avvenuta dopo una riunione urgente del Mibact, il ministero dei beni culturali e turismo affidato a Dario Franceschini.

"La riunione di questa mattina è stata molto utile. Sono qui da una settimana e ce la sto mettendo tutta ed ho ben chiaro che gli occhi della comunità internazionale sono puntati su quello che riusciremo a fare a Pompei". Il ministro ha poi detto che l'incontro "non ha prodotto annunci ma ha sbloccato concretamente molte misure che metteranno la macchina in condizione di funzionare". E precisa il ruolo dei privati "in questo caso Selex e Telespazio che contribuiranno al progetto Pompei con atti di liberalità". Per questo, aggiunge: "il commissario europeo Hahn può avere la certezza che lo Stato italiano si sta prendendo cura di Pompei sia per l'emergenza che per la prospettiva. Sono certo che saranno il tempo ed i fatti a dimostrare che ce l'avremo fatta"

Un intervento richiesto a gran voce dall'Europa. Johannes Hahm, commissario UE per la politica regionale,infatti, aveva detto: "Ogni crollo per me è una sconfitta enorme. Chiedo con forza - alle autorità italiane di prendersi cura di Pompei perché è un sito emblematico non solo per l'Europa ma per il mondo".

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