Lo vuole Berlusconi a tutti i costi, senza voti di preferenze, con alto sbarramento; Renzi, in nome di un patto che nessuno del PD ha voluto, lo vuole per mantenere l’impegno, facendo diventare l’accordo Renzi/Berlusconi, la priorità assoluta, più delle riforme.
Seguendo un sondaggio odierno è facilissimo fare una verifica.
Coalizione cdx
FI - 20%
NCD – 4,2%
Lega – 4,4%
FdI- 3,6%
Casini – 3,8%
Pens e altre liste collegate 2.2 %
Totale: 38.2%
Le liste collegate saranno predisposte dai vari circoli “Forza Silvio” e foraggiate in misura dei risultati.
Dalla proiezione su esposta, nessuna delle liste d’appoggio entrerebbe in Parlamento, non raggiungendo il 4,5 dei voti, ma il partito maggiore, in questo caso FI, con il 20% di consensi individuali, avendo raggiunto e superato la soglia del 37%, assorbirebbe il premio di governabilità, accaparrandosi il 53% dei seggi.
Ma quel 38,2 % di voti non tiene conto degli astenuti, che vengono ipotizzati nel 30%; per cui FI assumerebbe la presidenza del consiglio rappresentando meno del 25% dell’intero corpo elettorale.
Renzi ha fatto questi calcoli, o gli va bene proprio perché li ha fatti?
Viene così certificata la fine del sistema democratico, con un pregiudicato a capo, anche se ineleggibile, perché troverà la testa di legno che lo rappresentarà.
Rosario Amico Roxas