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Incredibile cambio di rotta del (ormai ex) Cavaliere cui motto è sempre stato: "Meglio appassionarsi alle belle ragazze che essere gay" .
Che ultimamente Silvio Berlusconi non se la passi bene è un dato di fatto. Ma è proprio nelle avversità che il "rampollo" di Arcore tira fuori il meglio di sé. Chi non ricorda le fantasiose promesse pre-elettorali (ovviamente mai mantenute), in cui prometteva restituzioni di IMU e dentiere?

Beh, ora il Cavaliere (ci piace ricordiamolo così) che non molto tempo fa precisava: "Andremo avanti nella difesa della famiglia, non vorremmo dover assistere, con l'avvento della sinistra al potere, all'inflazione dei matrimoni gay e all'apertura delle nostre frontiere ai migranti stranieri. Tutto ciò che rientra nella tradizione cristiana, sarà al primo posto del nostro programma", sorprendendo tutti, forse anche se stesso, ha affermato: "Quella per i diritti civili degli omosessuali è una battaglia che in un paese davvero moderno e democratico dovrebbe essere un impegno di tutti. Da liberale, ritengo che attraverso un confronto ampio e approfondito si possa raggiungere un traguardo ragionevole di giustizia e di civiltà".
Insomma, il passo da paladino degli ideali cristiani a convito liberale, avversatore di tali ideali, è davvero breve e poi, come si dice, solo gli ottusi non cambiano mai idea. Nulla ha a che vedere con il fatto che questo fine settimana, in Italia e nel mondo, si è manifestato per i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (olgbt), che rappresenterebbero cospicui potenziali voti per un partito che affonda.
Sicuramente no.
E poi il gesto simbolico della Pascale e l'ex direttore del Giornale Vittorio Feltri di aderire all'Arcigay, con tanto di comunicato stampa in cui precisano di appoggiare le «battaglie in favore dell'estensione massima dei diritti civili e della libertà», non è dovuto ad un'imminente scesa in campo della compagna dell'ex premier.
Sicuramente no.
Ma i destristi nostalgici possono stare tranquilli perché come un fulmine a ciel sereno arriva sempre lui, Gasparri che con le sue parole riesce sempre a infondere sicurezza: "Bisogna rispettare i diritti e evitare discriminazioni. Ma resto convinto che matrimoni gay e adozioni da parte di coppie gay siano una scelta sbagliata che non condivido. Oggi, come ieri".

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