Il 4 giugno 1961 il grande Sandro Ciotti pronunciò la famosissima frase "Clamoroso al Cibali" per commentare l'inopinata sconfitta dell'Inter ad opera di un molto meno blasonato Catania.
Da ieri potremo pronuciare, invece ,"Clamoroso al Mineirao" lo stadio dove ieri si è svolta la semifinale di calcio tra Brasile e Germania.
Il risultato che nessuno si aspettava è maturato in una partita dai toni drammatici per i giocatori brasiliani e per tutti i loro tifosi. Sul campo è esistita soltanto la Germania che ha maramelggiato contro l'undici Brasiliano, apparso sin dall'inizio squadra fragile e senza gioco.
Del resto l'incontro di ieri ci ha confermato la storica tendenza del Brasile ad essere una squadra più forte in attacco che in difesa, tendenza spesso sopperita dalla facilità con cui riesce ad andare in goal. Ma l'assenza del fuoriclasse Neymar infortunatosi nella partita contro la Colombia e quella di Thiago Silva, ha evidenziato tutti i limiti dei padroni di casa, che raramente sono riusciti a tirare verso la porta avversaria.
Per la Germania, squadra quadrata e ben organizzata in campo è stato come andare a nozze e lo score di 5 a 0 alla fine del primo tempo la dice tutta su dramma calcistico vissuto in campo e fuori per la selecao.
Mister Scolari, tecnico brasiliano, dovrà riflettere molto su questa sconfitta e non è esclusa una rivoluzione anche sulla conduzione tecnica della squadra, dopo che avrà giocato la finale per il terzo e quarto posto contro la perdente tra Argentina e Olanda. Probabilmente i giocatori non hanno retto la pressione di un mondiale che per tutti poteva e doveva avere un solo epilogo: la vittoria su tutti in casa propria.
La Germania vola invece verso una finale fortemente voluta, dopo che negli ultimi mondiale si era fermata proprio nelle fasi immediamenti precedenti, appunto nelle semi-finali.
