Il conto deposito è un contratto bancario, che si differenzia dal conto corrente, perchè assicura ai risparmiatori elevati rendimenti. Tramite il conto deposito, si possono effettuare solo alcune operazioni, come prelievi e versamenti di denaro. Non possono invece farsi bonifici, pagamenti tramite assegni, prelievi con bancomat o carta di credito.

Ha dunque un campo si operatività più ristretto rispetto al conto corrente.

Tenere un conto deposito significa affrontare delle spese che generalmente, coincidono con il pagamento di eventuali costi amministrativi e dell'imposta di bollo.

L'imposta di bollo sul conto deposito è proporzionale all'importo del denaro depositato e corrisponde allo 0,20% calcolato sulle giacenze del conto. Ne deriva che l'imposta di bollo da corrispondere sui conti deposito accesi corrisponde al 2 per mille delle somme depositate.

Vi è, però, una netta distinzione tra persone fisiche e giuridiche, che siano titolari del conto deposito. Le persone fisiche pagano, infatti, l'imposta di bollo senza limiti; mentre le persone giuridiche sono tenute a corrispondere l'imposta di bollo fino all'importo massimo di quattordicimila euro. E', dunque, maggiormente conveniente per le prime aprire un conto deposito che non per le seconde, per quanto concerne il pagamento dell'imposta di bollo.

Anche le regole di applicazione dell'imposta di bollo distinguono il conto deposito dal conto corrente, dal momento che, per quest'ultimo, l'imposta di bollo deve essere pagata in misura fissa sia dalle persone fisiche, sia dalle persone giuridiche. In particolare, l'imposta di bollo da versare per la tenuta del conto corrente è pari a euro 34,20 per le persone fisiche e a euro 100,00 per le persone giuridiche. Essa non è inoltre dovuta, se la giacenza media di denaro non superi i cinquemila euro.

L'imposta di bollo viene applicata sul conto corrente e sul conto deposito al momento dell'emissione dell'estratto conto (mensile, trimestrale, semestrale o annuale) o del rendiconto o, in assenza di questi, al 31 dicembre di ogni anno.

Nel caso di conto deposito, l'imposta di bollo viene applicata in misura maggiore rispetto all'ipotesi di conto corrente. Il primo contratto bancario offre, tuttavia, maggiori tassi di interessi, che si traducono in rendimenti più elevati. Oltre all'imposta di bollo, poi, generalmente, non si pagano altri costi, come quelli amministrativi, essendo reperibili molte offerte in tal senso anche on line. Accendere un conto deposito è, quindi, conveniente per i rendimenti attesi rispetto a quelli assicurati dal conto corrente.

 

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