La fresatura metalli è una procedura che permette di ottenere superfici piane o sagomate tramite l’utilizzo di appositi strumenti da taglio rotanti – appunto, le frese. Il livello di complessità dei macchinari e del controllo computerizzato oggi disponibile ha reso possibile utilizzare le fresatrici anche per produrre fori, cavità, e perfino filettature, aprendo la strada a nuovi impieghi e alla possibilità di innalzare sia la qualità che la produttività.

 

Per capire meglio tutte le possibilità e i vantaggi offerti dai macchinari più moderni, abbiamo rivolto le nostre domande a degli esperti di fresatura metalli e lavorazioni meccaniche: stiamo parlando dei tecnici operatori delle Officine Bosaia, un’azienda specializzata della provincia di Varese. Le possibilità offerte dai macchinari che ci hanno mostrato sono davvero eccezionali.

Dalle fresatrici ai centri di lavorazione multiasse

Originariamente, i macchinari per la lavorazione metalli erano ben distinti, e ciascuno svolgeva soltanto una specifica funzione: esistevano fresatrici e torni, e ciascuno poteva essere verticale oppure orizzontale. Oggi, al contrario, queste funzioni sono state integrate, e le aziende specializzate fanno uso di centri di lavorazione che possono sia tornire che fresare, e che possono muoversi liberamente anche su fino a cinque assi distinti. Questo livello massimo di prestazione è però necessario – per chi stesse cercando un fornitore che esegua queste lavorazioni – solamente per lavori di alto livello come la creazione di complesse profilature tridimensionali; per produzioni più semplici son ancora da preferire macchine a tre assi, tecnologicamente meno avanzate ma più stabili e più adatte a lavorazioni pesanti. Non vanno poi dimenticati, nel quadro complessivo, i transfer: macchinari sviluppati in maniera specifica per produrre, con altissima efficienza, un singolo componente su larga scala, e capaci di effettuare non solo fresature, ma anche maschiature e forature.

Qualità massima: cosa cercare

Sono molti i parametri che determinano la perfetta riuscita di un lavoro di fresatura. Fra i principali, sicuramente, ci sono stabilità, il rapporto potenza/coppia, e l’utilizzo di mandrini correttamente dimensionati.

Stabilità: la qualità della superficie lavorata dipende direttamente dalla stabilità del macchinario. Una buona fresatrice, di qualsiasi livello, deve prevedere la corretta regolazione della sporgenza dell’utensile, e in casi particolari anche l’impiego di adattatori anti-vibranti.

Rapporto potenza/coppia: velocità di taglio, geometria dell’utensile, e quantità di metallo da asportare influiscono tutti sul calcolo della potenza necessaria ad effettuare correttamente un lavoro di fresatura. Specialmente nei macchinari moderni, con un collegamento diretto fra mandrino e motore, bisogna infatti ricordare che al crescere della velocità la coppia si riduce, e viceversa. Sono da preferire, in tal senso, i macchinari con avanzamento del pezzo molto elevato e profondità di taglio ridotta.

La dimensione del mandrino: la precisione del lavoro finito è un tratto essenziale nella fresatura, e per garantirla è fondamentale che venga impiegato un utensile, o appunto mandrino, correttamente dimensionato. Un errore in tal senso, infatti, compromette la stabilità dell’utensile, e quindi pregiudica la riuscita dell’operazione; in caso di lavori di sgrossatura si può usare una fresa più grande, ma per i lavori a bassa coppia e alta velocità di taglio sono necessari mandrini di piccole dimensioni.

Per ottenere consulenze su qualsiasi lavorazione di fresatura metalli le aziende interessate possono contattare direttamente le Officine Bosaia, tramite il loro sito oppure telefonicamente.

Commenti

Potrebbero interessarti