I dati di ComScore non lasciano spazio ai dubbi: gli italiani in Rete in questo anno di pandemia, telelavoro, didattica a distanza e di praticamente ogni attività abituale trasformata nella sua versione in remoto, sono stati di più, connessi per più tempo e per svolgere un gran numero di attività diverse.
Vediamo, allora, più da vicino gli insight forniti dalla società di ricerca su come le abitudini digitali degli italiani risultano cambiate in un solo anno, da marzo 2020 a marzo 2021.
A partire da quello forse più macroscopico. A distanza di soli dodici mesi la penetrazione di Internet in Italia sarebbe risultata aumentata di quattro punti percentuali: significa, molto più pragmaticamente, che un gran numero di famiglie italiane hanno usufruito di offerte Internet casa messe a disposizione dalle diverse compagnie o bonus governativi per assicurarsi una (buona) connessione a Internet. Dal canto suo anche il tempo trascorso dagli italiani in Rete è aumentato quest’anno: del +3% rispetto al 2020, una percentuale che può sembrare piccola solo se non si considera che il boom di connessioni era iniziato già a marzo 2020, a poche settimane dallo scoppio dell’emergenza coronavirus e attestandosi a fine anno a circa il +36% rispetto al 2019. Quello della crescita del tempo di connessione si rivela, in altre parole, un trend stabile, con un dato interessante come che l’incremento principale ha riguardato quest’anno soprattutto il mobile (+7%), da cui passa oggi oltre l’80% del tempo trascorso in Rete. In termini di ore, quanto detto fin qua significa che gli italiani in Rete passano in media 2 ore e 53 minuti al giorno: c’è, per altro, un gap anagrafico molto forte con i più giovani del campione ComScore, i 18-24enni, che trascorrono connessi circa 3 ore e 42 minuti e la fascia degli over 45, invece, per cui il tempo di connessione medio giornaliero scende a 39 minuti.
Non solo quantitativamente, cambia anche come passano il tempo gli italiani in Rete
Altra domanda a cui l’indagine ha provato a rispondere è cosa fanno gli italiani in Rete? e, in particolare, cosa fanno gli italiani in Rete di diverso dallo scorso anno?. Dopo l’abbuffata di notizie del 2020, quando c’era da seguire in diretta l’evolversi della pandemia, sembra che gli utenti abbiano speso meno tempo sui siti di news (-26%). Il tipo di servizi online a cui gli italiani hanno dedicato più tempo quest’anno sembrerebbero essere invece l’intrattenimento (+26%), e cioè la fruizione di contenuti audio-video online anche attraverso servizi in abbonamento come Netflix, Prime Video o Spotify, e lo shopping (+19%). Due tipo di servizi molto diversi hanno visto crescere, invece, non tanto il tempo dedicato loro dagli italiani in Rete quanto il numero di visite: l’e-health e l’e-government. Quanto ai siti che permettono di prenotare un esame, una visita specialistica o di svolgere un consulto e ricevere un referto direttamente in Rete l’audience è cresciuta, infatti, da una media di 25 milioni di visitatori pre-pandemia a una di oltre 31 milioni a marzo 2021; per i siti della pubblica amministrazione, invece, si è passati nello stesso periodo dai 14 milioni agli oltre 21. Tra le nuove abitudini che gli italiani si porteranno dietro dalla pandemia potrebbe esserci, così, anche l’accedere ai servizi per la salute e per la cittadinanza direttamente online.