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Esame di abilitazione alla professione forense relativo al Distretto della Corte di Appello di Bari: resi pubblici gli elenchi degli ammessi alla prova orale  -  Ancora una volta la percentuale degli “aspiranti avvocati” ammessi alla prova orale non supera il 35% del numero complessivo di partecipanti al detto esame di abilitazione - Elenco completo di tutti gli ammessi
di   Avv. Eugenio Gargiulo ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) Nella tarda mattinata di mercoledì 11 giugno 2008 sono stati affissi , presso i vari consigli dell’ordine appartenenti al Distretto della Corte di Appello di Bari ( Foggia, Lucera, Trani e Bari), gli elenchi dei candidati ammessi alla prova orale dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di avvocato.

Come già accaduto nell’ultima sessione dello scorso anno , i dati relativi agli ammessi alla prova orale sono stati tutt’altro che confortanti , ed hanno ingenerato molte delusioni e sollevato, già ,un polverone di critiche ed appunti da parte del gran numero di candidati esclusi.
A differenza dello scorso anno, quando ad essere incaricata di valutare le prove scritte era stata la Corte di Appello di Venezia., quest’anno è stata,invece, selezionata la Corte di Appello di Milano:

L’anno passato, gli ammessi alla prova orale degli aspiranti avvocato per il distretto di Bari erano stati appena 1039 su quasi 2650 candidati (all’incirca il 39 per cento del totale).
La percentuale degli ammessi per il distretto di Bari fu inferiore a quella degli aspiranti avvocato del distretto veneziano che, valutati dalla Corte di Appello di Bari, risultarono idonei all'esame orale per quasi il 58 per cento del totale.

Anche la Corte di Appello di Milano, dal primo sommario esame degli elenchi dei candidati ammessi ( disponibile all’indirizzo internet www.ordineavvocati.bari.it), è risultata essere tutt’altro che clemente nei riguardi dei candidati del distretto di Corte di Appello di Bari ( ed in particolare nei confronti dei candidati foggiani), “tagliando” circa il 65% del numero complessivo dei partecipanti all’esame di stato.

Eppure da più parti si era auspicato un’inversione di rotta rispetto all’andamento generale nazionale degli esami di abilitazione alla professione forense, specialmente alla luce dei dati e delle statistiche non confortanti dell’ultima sessione 2006/2007.

In effetti , se si fa riferimento ai dati statistici, pubblicati dall’autorevole “Sole 24 Ore” proprio nelle scorse settimane, e relativo alle percentuali di “promossi” agli esami di stato di abilitazione per le varie professioni, non può non balzare agli occhi una differenza “abissale” che intercorre tra la percentuale di candidati “bocciati” nell’esame di stato per la professione forense ( 6 su 10 ) e quella, ad esempio, dei candidati “bocciati” all’esame per l’abilitazione di odontoiatra (3 su 1000) o di medico chirurgo (3 su 100) .
Partendo dalla logica riflessione che non sia possibile che la preparazione degli aspiranti avvocati sia inferiore a quella degli aspiranti dentisti, o medico chirurghi, qualche considerazione e qualche riflessione garbata ed educata, pertanto, si impone, se non altro per dare una qualche speranza e ulteriore motivazione ai numerosi candidati esclusi e non ammessi alla prova orale, magari per un’ennesima volta .

Probabilmente la recente riforma del esame di stato per l’abilitazione alla professione forense necessita di un ulteriore “ritocco”, magari introducendo qualche ulteriore sessione nel corso di un’annata ( e non come accade attualmente prevedendo una sola prova all’anno), in modo che la possibilità di “riprovarci” per lo sfortunato candidato escluso non appaia lontana anni luce, fiaccando il morale e gli entusiasmi iniziali.
Ulteriore suggerimento, ma sempre garbatamente ed “in punta di piedi”, potrebbe essere l’introduzione, come sta avvenendo per l’esame da giornalista , dei personal computer per eseguire la prova scritta che potrebbe, magari, essere costituita da test- domande a risposta multipla , lasciando da parte gli “ormai vetusti” pareri motivati, spesso oggetto di una “svogliata” correzione da parte delle varie commissioni esaminatrici prescelte.

I test a risposta multipla , effettuati ai computer, meglio si attaglierebbero al gran numero di esaminandi che ogni anno sostengono la prova scritta dell’esame di abilitazione alla professione forense, permettendo un risparmio di tempo notevole, nonché la possibilità di inserire almeno un’altra sessione di esami nel corso dell’anno.

L'immissione della commissione esterna di un Distretto di Corte di Appello diverso da quello ove si svolge la prova di esame ,voluta dalla miniriforma provvisoria dell'esame di abilitazione del 2004, ha ,invece, prodotto sia un’ allungamento dei tempi di correzione delle prove scritte (basti pensare che nel 1996 l’elenco degli ammessi era comunicato già a metà aprile) e ha, inoltre, accentuato il problema del divario sproporzionato tra quanti svolgono l'esame e quanti vengono poi ammessi alla prova orale.
Una situazione questa che per molti trasforma l'abilitazione in un vero e proprio tormento da affrontare ogni anno fino a raggiungere il tanto sospirato titolo di avvocato.


Elenco completo di tutti gli ammessi

Il seguito

Foggia, 11 giugno 2008

Avv. Eugenio Gargiulo.
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