Sempre più preoccupanti le notizie sulla salute mentale e fisica di Paul Gascoigne
Paul Gascoigne, classe 67, è stato un giocatore che ha lasciato il segno nel cuore dei tifosi laziali. Arrivato nel 91, ha disputato tre stagioni con la maglia biancoceleste, realizzando 6 gol. Forse troppo poco per essere ricordato in maniera così indelebile. Eppure Gazza ha conquistato tutti, anche dopo la sua partenza da Roma, nessuno ha mai smesso di amarlo e di seguirlo.
Poi l'addio alla carriera e l'inizio (o la continuazione) dei guai con alcool e droga. Depressione, fuori e dentro con le cliniche per disintossicarsi.
Adesso l'ultima tegola: il quotidiano inglese "Star on Sunday" rivela che, durante una visita periodica di controllo per un problema all'anca, Paul Gascoigne risulterebbe affetto da SLA, la sclerosi laterale amiotrofica. Lo stesso male che sta consumando Stefano Borgonovo e che ha distrutto la vita di altri ex giocatori.
I tifosi laziali si stanno mobilitando, ma non si sa da dove cominciare. Non è facile aiutare una persona purtroppo caduta in un baratro difficile da risalire. L'affetto non manca, non è mancato e non mancherà mai.
Perché per ogni laziale, Gazza è quel ragazzone che pareggiò un derby a niente dalla fine e venne a piangere di gioia, rabbia e liberazione sotto la Curva Nord.
Forse il Presidente Lotito potrebbe prendere in mano la situazione, cercando di creare un momento di aggregazione intorno a Paul, riavvicinandolo agli affetti "romani", magari dandogli un piccolo ruolo in società. E' una persona difficile da gestire, ma, forse, rompere il circolo vizioso, il maligno incantesimo, potrebbe restituirci un uomo sicuramente eccentrico ma sinceramente laziale.
Forza Gazza, pensa ai tuoi tifosi.
