Reportonline.it nasce per l’inconfutabile considerazione che l’informazione è sempre stata, e sempre più sarà, uno dei principali elementi della crescita e dell’evoluzione umana.
Si può affermare che in un paese democratico, la considerazione anzidetta è indissolubilmente legata al grado di efficienza e genericamente alla qualità dei mezzi di informazione.
In Italia, quanto alla qualità, si è venuta consolidando una situazione che consente, a parere dello scrivente, di poter affermare che: il sistema informazione si caratterizza, in genere e salvo poche eccezioni, per una stabile mutevolezza, a seconda degli argomenti, delle circostanze, delle situazioni temporali, e di quant’altro possa, anche temporaneamente o per motivi difficilmente condivisibili, determinare un percorso informativo anziché un altro.
Quanto alla quantità, semplicemente essa appare, allo stato, sufficiente ed adeguata alle esigenze di informazione della gente.
Contrariamente a quanto alcuni soggetti, già inseriti nel mondo dell’informazione, vanno petulantemente affermando, circa la necessità e l’utilità sociale della nascita di ulteriori mezzi di comunicazione; essi in genere giustificano ed anzi, conferiscono valore al loro ipocrita assunto, dichiarando enfaticamente che ogni nuovo organo d’informazione “allarga gli spazi di democrazia”, un’affermazione solo apparentemente liberista.
Mentre è vero che l’esasperata e ridondante presenza di mezzi di comunicazione di massa, diluisce le risorse che invece molto più utilmente potrebbero essere impiegate non in nuove imprese di informazione, ma andando a rinforzare quelle esistenti, e tanto, in un contesto sociale che a dispetto di leggi ed enunciazioni di principio più o meno solenni, vede gli organi d’informazione volutamente tenuti in una condizione di soggezione che ne consente il controllo.
Una meschina posizione che mette in pratica l’antico detto: “divide et impera”. (Divide et impera, frase attribuita a Filippo di Macedonia, applicabile oggi a situazioni del tipo descritto avanti. Principio secondo il quale la rivalità e la discordia, impedendo a chi si affaccia al mondo dell’informazione di inserirsi in un contesto consolidato, giova a chi voglia controllarli perché non diventino veri competitori).
Reportonline.it in conseguenza nasce principalmente non per informare, nel senso tradizionalmente inteso, bensì per leggere criticamente l’informazione con atteggiamento costruttivo e con spirito di servizio, dunque senza supponenza né presunzione di essere i custodi del verbo, né tantomeno con la pretesa di formulare giudizi o assegnare punteggi di merito o di demerito.
Ovviamente cercheremo di essere presenti anche con nostri articoli, che siamo certi man mano saranno sempre più numerosi, anzi ci auguriamo che Collaboratori ed Utenti o anche semplici Visitatori vogliano contribuire come qualcuno ha già cominciato a fare.
Reportonline.it nasce invece per favorire la migliore e più corretta interpretazione dell’informazione in un contesto sociale in cui è veramente arduo capire ciò che ascoltiamo, vediamo o leggiamo, sia per un’atavica ritrosia a volte insita nella natura umana, si pensi a quanto gelosamente sono stati conservate conoscenze, cioè informazioni, che divulgate prima avrebbero consentito uno sviluppo molto più rapido e conseguentemente risparmiato miserie e sofferenze; (la scoperta del ferro, in epoca preistorica fu tenacemente tenuta nascosta per centinaia di anni); sia perché spesso chi informa, essendovi preposto, a volte deve fornire notizie che confliggono con i propri interessi.
Di qui l’uso di una serie di vere e proprie trappole entro le quali, in condizioni normali il cittadino medio deve cadere al fine di impedirgli l’autonoma formazione di un proprio convincimento, che è niente altro che il presupposto per privarlo di propri legittimi diritti.
Reportonline.it nasce per tentare di abbattere o quantomeno ridurre le condizioni che consentono tali speculazioni e per questo chiede la collaborazione di chiunque condivida quanto detto. Per questo motivo il sito è stato strutturato in modo da facilitare gli interventi dei lettori che con la loro azione daranno, se lo vogliono, un contributo determinante al raggiungimento della mission posta a base del nostro lavoro.
Grazie.
Renato Forlani