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L?affascinante storia degli aquiloni ha inizio in Oriente, dove spiccarono il volo per la prima volta circa duemiladuecento anni fa.
di Valeria Marinaccio Molte sono le congetture e le ipotesi che ancora oggi vengono avanzate per ricostruire la storia dell?aquilone, per individuarne l?inventore, la provenienza e la sua forma originaria e molte sono le leggende e le teorie tramandate di generazione in generazione nel corso dei secoli.
L?affascinante storia degli aquiloni ha inizio in Oriente, dove spiccarono il volo per la prima volta circa duemiladuecento anni fa.
Aquilone
I primi aquiloni erano costruiti con seta, carta e bamb?, materiali fragili e facilmente deperibili, ed avevano quasi sempre la forma di uccelli o di draghi, ai quali venivano attribuiti significati simbolici
Questa tradizione permane tuttora in Oriente, dove gli aquiloni hanno ancora un ruolo importante nel folklore e nelle leggende locali e sono legati alla religione e alla mitologia popolare. Essi, infatti, vengono considerati un tramite tra gli uomini e gli dei, poich? riescono ad innalzarsi in cielo, pur rimanendo ancorati a terra con un filo

La Cina viene riconosciuta quasi universalmente come il paese d?origine degli aquiloni: la letteratura cinese, a partire dal IV secolo a.C., riporta in abbondanza, con regolarit? e con descrizioni, storie di aquiloni e dei loro voli, il che fa pensare ad uno strumento ben radicato nella cultura sociale, almeno a partire dal II secolo a.C. 
Inoltre, i gi? citati materiali utilizzati nella loro costruzione esistevano nel Paese di Mezzo dal 2600 a.C.Aquilone

La pi? credibile e la pi? diffusa tra le antiche storie cinesi di cui abbiamo testimonianza scritta e che dimostra anche il primo caso di uso bellico degli aquiloni racconta che, intorno al 200 a.C.(epoca Han), il generale cinese Han Xin fece volare un?aquilone sulle mura della fortezza che stava assediando, in modo da misurare la distanza tra il suo esercito e la fortezza stessa e conoscere cos? la lunghezza esatta del tunnel da scavare per penetrarvi.
In seguito, gli aquiloni cominciarono a essere equipaggiati con involucri di polvere da sparo, inventata proprio dai cinesi tra la fine degli Han e gli inizi dei Tang, e quattro grandi petardi: una volta sollevati in cielo, volavano sull?accampamento nemico, mentre la serpentina di incenso al loro interno accendeva il fuso che faceva poi esplodere la polvere da sparo. 
Questo tipo di aquiloni aveva quasi sempre forma di corvo, per cui veniva chiamato ?Corvo del fuoco di Dio?. 
Aquilone
Gli aquiloni erano anche usati per trasportare oggetti: si dice che i quattro petardi del ?Corvo del fuoco di Dio? fossero in grado di trasportare 500 grammi di esplosivo, per una distanza pari a 300 metri. Secondo le cronache, inoltre, un grosso petardo poteva emettere, una volta colpito, un pacco di esplosivo di circa 10 centimetri di diametro sull?accampamento dei nemici.

Fino alla dinastia Tang (618-907 d.C.), gli aquiloni furono quindi utilizzati quasi esclusivamente in ambito militare, per segnalare pericoli ai soldati e per chiedere rinforzi. 
Il loro ruolo ludico si afferm? definitivamente proprio a partire da quest?epoca: la carta, materiale facilmente reperibile e a basso costo, prese il posto della seta e molti cominciarono a costruire da s? i propri aquiloni, in un primo momento appannaggio della corte imperiale, successivamente come passatempo e forma di divertimento personale. Aquilone
Inoltre, in un?epoca prospera e pacifica come quella Tang, le festivit? popolari tradizionali conobbero un generale rilancio e gli aquiloni si guadagnarono subito un posto d?onore all?interno di esse. Questo periodo vide lo sviluppo degli aquiloni sonori, ancor oggi costruiti e diffusi in tutta l?Asia. L?invenzione di questi aquiloni sonori si deve a Li Ye, che li fabbricava per la corte imperiale. Questi ebbe l?ingegnosa idea di applicare sull?aquilone un archetto di bamb? munito di una corda di seta. Durante il volo, il vento faceva vibrare la corda e l?aquilone agiva come una sorta di cassa di risonanza, producendo un suono simile a quello dell?arpa: da ci? il termine fengzheng (arpa eolica), il pi? diffuso oggi per indicare gli aquiloni. Era possibile anche fissare ad un aquilone archetti di diverse dimensioni, in modo da creare una vera e propria orchestra sinfonica celeste. 
Agli aquiloni sonori ? attribuito ancora oggi il potere di scacciare gli spiriti malvagi e, a questo scopo, sono spesso appesi ai cornicioni delle case, per proteggerne gli abitanti con il suono emesso quando si alza il vento.Aquilone

L?uso degli aquiloni, quindi, si diffuse ampiamente nelle feste popolari cinesi locali. Durante la ?Festa del Doppio Nove?, ad esempio, si svolgevano vere e proprie competizioni di aquiloni: lo scopo del gioco era spezzare la cordicella dell?avversario e, per questo, molti aquiloni erano muniti di lame di rasoio. Quando due aquiloni si scontravano e le cordicelle si attorcigliavano, il giocatore doveva manovrare la sua con destrezza, in modo da tranciare quella dell?avversario.
Durante la ?Festa delle Lanterne? si confezionavano carcasse cilindriche di bamb?, ricoperte con garza o carta colorata, per costruire lanterne illuminate all?interno da candele. Le lanterne, in serie di due, tre o cinque, venivano poi fissate alla corda dell?aquilone con un gioco di puleggia e sollevate in cielo di notte, creando un vero e proprio treno di luci. Questa pratica, molto diffusa in epoca Tang, venne pi? volte proibita a causa dei numerosi incendi dovuti alla caduta delle lanterne sui prati.Aquilone

Il ruolo divinatorio degli aquiloni ci viene descritto minuziosamente da Marco Polo, che fu in Cina attorno al 1285, nel suo famosissimo ?Milione?. 
Egli narra del sollevamento umano tramite aquiloni: quando una nave doveva, per esempio, intraprendere un viaggio, l?equipaggio costruiva un grande aquilone che veniva usato a scopo divinatorio per conoscere l?esito della spedizione. 
Esso era costituito da un graticcio rettangolare in vimini, collegato a otto corde, a loro volta unite a una grande fune. Fatto questo, cercavano un ubriaco o un folle, poich? nessuno in pieno possesso delle proprie facolt? mentali si sarebbe sottoposto all?esperimento, e lo legavano alla struttura, dandole poi corda in modo da sollevarla in alto. Ci? veniva fatto quando tirava un forte vento. Il pronostico veniva interpretato cos?: se l?aquilone si sollevava dritto verso il cielo, allora la spedizione avrebbe avuto buon esito; se, al contrario, l?aquilone non era in grado di partire, allora il viaggio sarebbe stato oppresso da avversit? e l?equipaggio avrebbe rinviato la data della partenza.Aquilone
 
Fin dalla loro origine, gli aquiloni hanno assunto anche molti significati simbolici: per secoli, l?altezza raggiunta da un aquilone rappresentava il successo economico del proprietario e spesso il loro volo simboleggiava un auspicio per il futuro. 
Esiste, inoltre, una tradizione in Cina chiamata fang huiqi (?scacciare la sfortuna?); secondo questa tradizione, prima di far volare l?aquilone, il proprietario vi scriveva sopra tutte le sofferenze, le preoccupazioni e le calamit? che lo affliggevano. Dopo averlo lanciato nell?aria, l?uomo ne tagliava la corda, facendolo scomparire nel cielo, con la speranza che anche tutte le sfortune sarebbero scomparse con esso. Se, per?, l?aquilone cadeva nel cortile di un?altra famiglia, la sfortuna sarebbe ricaduta su questa ed il proprietario dell?aquilone sarebbe stato tenuto, allora, a far visita alla famiglia che aveva ricevuto accidentalmente l?oggetto, portando dei doni e ponendo le proprie scuse, in modo da avere indietro l?aquilone. 
In caso contrario, la famiglia in questione avrebbe dovuto distruggere e bruciare l?aquilone per scacciare da s? la cattiva sorte.Aquilone

La diffusione dell?aquilone dalla Cina verso altri Paesi avvenne tramite e per merito di missionari e mercanti, secondo diversi percorsi: il primo verso la Corea e il Giappone; il secondo verso la Thailandia, l?Indonesia, la Malesia e le isole del Pacifico, ed il terzo attraverso l?India, da cui sarebbero arrivati, per via mare o per via di terra, in Europa intorno all?inizio del Rinascimento.

In tutti i Paesi dell?Estremo Oriente, quindi, il volo degli aquiloni ? stato associato alle pratiche religiose e magiche, che sussistono ancora oggi: esso ha avuto e continua ad avere un ruolo centrale in molti riti e cerimonie che riguardano la fertilit?, la nascita di un bambino, l? invocazione di un clima favorevole e di raccolti abbondanti.Aquilone

Per esempio, in Corea si affida agli aquiloni il nome e il destino dei bambini appena nati, augurandogli, con un lungo volo, una lunga vita; in Giappone, il quinto giorno del quinto mese, si celebra, con il volo degli aquiloni, la nascita dei bambini venuti alla luce l?anno precedente; in Indonesia gli aquiloni erano considerati messaggeri degli dei e rappresentavano l?anima della persona che li faceva volare; in Thailandia, si chiede agli aquiloni di attirare con il loro rumore i venti di Nord-Est e spazzare via cos? le nuvole cariche di pioggia dai campi; in Malesia una leggenda vuole che gli aquiloni acquistino vita non appena in volo; gli antichi testi sacri dell?India, inoltre, riferiscono storie di divinit? che prendevano parte a manifestazioni con combattimenti di aquiloni; in Siria gli aquiloni vengono alzati in volo dopo il tramonto, finch? non spariscono completamente alla vista: il cavo di traino rimane sospeso e animato nel buio e quando lo si tira gi? la tradizione vuole che al posto dell?aquilone ci sia una stella.Aquilone

Legata all?animismo ? la tradizione orientale di dare forma all?aquilone in modo che i suoi contorni, il suo disegno e i suoi colori riproducano nel modo pi? efficace immagini tratte dal mondo della natura o della mitologia. 
Per questo scopo, la possibilit? di servirsi di un materiale come il bamb? per la struttura ? stata fondamentale: a differenza del legno e della canna, il bamb? era malleabile, pur conservando ottime caratteristiche di flessibilit? e resistenza, e si prestava, cos?, ad essere sagomato e a riprodurre fedelmente il profilo di un?immagine.

Sia in Cina che in Giappone gli aquiloni di questo tipo hanno tradizioni millenarie. La variet? di soggetti rappresentati ? ricreata con grande accuratezza ed attenzione, non solo nella forma, ma anche nel modo di muoversi o di volare rispetto ai modelli reali. 
A testimonianza di una cultura sociale orientata in direzione di una grande attenzione verso il mondo della natura e della propria mitologia ? infatti possibile trovare aquiloni con forma di farfalle, libellule, scarabei, cicale, api, aquile, colibr?, gabbiani, falchi, anatre, rondini, pipistrelli, pinguini, razze, tartarughe, carpe, pesci angeli, samurai, teatranti, guerrieri, draghi, millepiedi(che avevano il corpo composto da cerchi, collegati tra loro da tre o pi? fili, e la testa avente l?aspetto di un drago). Aquilone
Anche il modo in cui l?aquilone ? designato nelle varie lingue testimonia il desiderio di voler rendere gi? nel nome l?idea di qualcosa di animato: Uccello del Vento, Falco, Stella, Cometa, Drago, Cavallo Alato, ecc. ecc.

Sebbene le origini precise degli aquiloni si perdano nella notte dei tempi, i pi? antichi esemplari a noi pervenuti, nella classica forma di losanga a croce o losanga ad arco, risalgono a tempi assai recenti.Aquilone

La tradizione occidentale attribuisce l?invenzione dell?aquilone ad Archita di Taranto, scienziato greco del V sec.a.C. In realt?, quello di Archita non era un aquilone, bens? un oggetto volante assai differente: si trattava di una colomba di legno in grado di ruotare in aria; era forse sospesa, tramite fili, a un braccio rotante che le imprimeva un movimento rotatorio attraverso un congegno a turbina o forse era dotata di un meccanismo di lancio, con cui si sollevava in aria e continuava poi ad avanzare, sfruttando una fonte di energia legata al vapore o all?aria compressa in essa contenuta. 
Questa trovata ingegnosa, per?, non ha generato altri aquiloni ed ? da considerarsi, quindi, un episodio assolutamente isolato.Aquilone

La storia dell?aquilone europeo inizia ufficialmente con il volo delle ?maniche a vento?, cio? tubi di tessuto dalla testa a forma di drago, legate ad un?asta per mezzo di un filo resistente, che si gonfiavano sotto l?azione del vento. Questi aquiloni, dall?aspetto di dragoni volanti, lasciarono il posto agli aquiloni geometrici piani, a forma di losanga, tra il XVI ed il XVII secolo: la causa della loro scomparsa va cercata, oltre che nella perdita di senso dei valori del mondo mitologico, anche nelle modeste qualit? aerodinamiche di questi aquiloni. Aquilone

Nel corso del tempo, gli aquiloni, mentre presso alcuni popoli ed alcune culture hanno continuato a conservare il loro simbolismo e quell?aura magico-rituale, presso altri sono stati usati nei modi pi? svariati: per testare il comportamento dei venti, per trainare imbarcazioni, per studiare l?atmosfera, per sperimentare il volo a motore e il volo planato, per fotografare dall?alto, per portare in quota strumenti metereologici, per alzare antenne radio, per catturare i fulmini e per condurre esperimenti scientifici, che altri mezzi non erano in grado di attuare.
Col passare dei secoli, gli aquiloni non furono pi? visti in Europa solo come giocattoli per ragazzi, e vennero prese seriamente in considerazione le possibili applicazioni derivanti dalla capacit? di controllare un oggetto in volo.Aquilone
Gi? tra il XV e XVI secolo, il nostro Leonardo Da Vinci si interess? molto al problema del volo; numerosi progetti di macchine per volare sono stati trovati, infatti, fra i suoi manoscritti: si trattava di macchine ad ala battente e di veleggiatori, nei quali egli ebbe l?idea di sfruttare il principio del ?volo a vela?, utilizzando proprio degli aquiloni. 
Inoltre, port? avanti anche il disegno di un elicottero a propulsione, ma tutti questi dispositivi restarono solo progetti, in quanto egli non pot? sperimentarli e, nei pochi casi in cui effettu? dei tentativi di tal genere, essi non sortirono alcun risultato di rilievo.

Verso la met? del ?700, due scozzesi, Thomas Melvill e Alexander Wilson, sfruttando la capacit? ascensionale e la forza trainante degli aquiloni, condussero esperimenti per misurare la temperatura a diverse altezze. 
Essi fecero volare un ?treno? di sei aquiloni collegati tra loro, che portavano dei termometri, sino ad una altezza di 900 metri, inventando, cos?, i primi ?aquiloni metereologici?.
Forse il pi? famoso e temerario esperimento di ricerca fu quello compiuto, nel 1752, da Benjamin Franklin, il quale, volendo dimostrare che il fulmine era della stessa natura dell?elettricit? generata dall?uomo e non una manifestazione della collera di Dio, fece salire un aquilone nel bel mezzo di un temporale.

Sempre in questo periodo, diversi inventori si cimentarono in nuovi esperimenti, come la "macchina volante" dell?inglese George Pocok: questi brevett? il progetto di usare alcuni aquiloni per trainare un carro leggero.
L?australiano Lawrence Hargrave, invent? un aquilone dalla forma tridimensionale, che serv? da modello per i primi aeroplani.
Nel 1804, Sir George Cayley segn? il passaggio dall?aquilone all?aliante, compiendo il suo primo volo su una vallata. Si pass? pian piano ai grandi alianti, ai biplani ed infine al primo aeroplano, realizzato nel 1903.
Anche il nostro Guglielmo Marconi, nei primi del secolo scorso, utilizz? un modello tridimensionale di aquilone per sostenere l?antenna che gli consent? i primi storici collegamenti radio fra Europa ed America.
Nel ?900 l?aquilonismo moderno ha seguito l?evoluzione tecnologica, grazie allo sviluppo di materiali sempre pi? leggeri e resistenti e ai progressi dell?aerodinamica.Aquilone

Nel 1963, l?americano Domina Jalbert lanci? l?idea rivoluzionaria del Parafoil, o parapendio, una struttura rigida,costituita da sacche tubolari gonfiabili con il vento, basata sul profilo alare di un aereo.

Pochi anni dopo fu inventato il Flexifoil, perfettamente manovrabile, a cui ben presto fece seguito l?aquilone direzionale acrobatico di Peter Powell.
Con l?introduzione degli aquiloni acrobatici, si ? avuta una ?rivoluzione? di questo gioco, che si ? trasformato in un vero e proprio sport, adatto anche agli adulti: le particolari acrobazie, di alta precisione, hanno consentito giochi individuali e divertenti competizioni, mentre l?uso degli aquiloni da traino ha permesso di farsi trasportare sulla terra o sull?acqua con speciali veicoli.

Il fascino di questo gioco per bambini, povero e emozionante, legato al ricordo nostalgico delle losanghe di carta di giornale, incollate a sottili bacchettine di legno che non sempre volavano, e delle corse all?aria aperta, ? rimasto invariato nel tempo, ma l?aquilonismo si ? arricchito di nuove ed avanzatissime tecniche, che ne hanno fatto un hobby adatto a tutte le et? e uno sport che conta appassionati sempre pi? numerosi.
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